L'Egitto nella Toscana dell'800: dalle giraffe di Giuseppe Angelelli, pittore viaggiatore, allo scorpione di Lorenzo Bartolini - p. 77

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Nicoletta Lepri, L&, 39;Egitto nella Toscana dell&, 39;800: dalle giraffe di Giuseppe Angelelli, pittore viaggiatore, allo scorpione di Lorenzo Bartolini - p. 77




Alcuni episodi degli storici rapporti della Toscana con l'Egitto ebbero conseguenze particolarmente vive nella nostra arte: basti pensare alle tracce lasciate nell'immaginario fiorentino dalla giraffa donata a fine Quattrocento a Lorenzo de' Medici dal sultano al-Ashraf Qaitbay.

Nell'Ottocento, dopo la campagna napoleonica e nel gusto dei recenti studi archeologici aggiuntisi ai modelli sapienziali recuperati dal Rinascimento, l'arte assimila e reinterpreta ancora una volta le forme dell'Egitto antico. Gran parte hanno in questo le ricognizioni del medico disegnatore senese Alessandro Ricci, che Champollion aveva conosciuto a Firenze, e la spedizione franco-toscana guidata nel 1828 da Ippolito Rosellini, alla quale partecipò il pittore Giuseppe Angelelli, appartenente a una famiglia di nobili viaggiatori e autore di uno straordinario numero di documenti grafici e pittorici sul Paese del Nilo.





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