Ginevra Latini, La risemantizzazione del mito in Italo Calvino per una letteratura scientifica - p. 329
#Mito #Cosmologia #Ricezione dei classici
Con uno slancio verso il futuro, Calvino rielabora miti della classicità, cosmogonie e leggi fisiche – tratte da Lucrezio, Ovidio e Plinio il Vecchio – in molti racconti cosmicomici e in Palomar, riproponendo i modelli latini in un’ottica simbolica. Si assiste ad un processo di risemantizzazione del mito: esso, da semplice racconto, diventa un nuovo veicolo narrativo in grado di dare voce, in un contesto storico molto distante da quello originario, a contenuti scientifici e filosofici, ripristinando l’antico dialogo tra queste discipline. Non si tratta quindi di una citazione autoreferenziale bensì di ricercare, attraverso i modelli latini, un contatto con dei referenti che permettano di rappresentare la realtà cosmica in chiave mitologica e scientifica. Avvalendosi della metodologia di Auerbach si dimostrerà che il reimpiego del mito e della cosmologia classica non sarà significativo di per sé, ma per il carattere simbolico che assume nel presente di Calvino a partire dagli anni Sessanta.
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