Simone Gentile, La nozione di (protero)semema di Belardi. Un capitolo (poco noto) di storia del pensiero linguistico - p. 333
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L’articolo discute la nozione di (protero)semema elaborata da Walter Belardi all’interno della sua teoresi sulla stregua degli insegnamenti, soprattutto orali, di Antonino Pagliaro. I lavori di Belardi si inseriscono, infatti, in una più ampia discussione sul segno linguistico cui parteciparono linguisti illustri, come per esempio Émile Benveniste e André Martinet. Belardi prese le mosse dall'iposema di Mario Lucidi, che – come lui – operò dentro la Scuola linguistica romana. A questo proposito, il debito intellettuale di Belardi verso Lucidi è evidente relativamente 1.) alla necessità di tenere distinti i ‘veri’ segni, vale a dire le frasi, dalle parti che li costituiscono (unità lessicali, morfologiche, e così via) e 2.) alla definizione di frase come vera unità significativa. Tuttavia – come cerchiamo di mostrare in questa sede – Belardi spinse oltre il discorso e rivisitò la questione alla luce della dicotomia tra langue e parole.
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