Francesca Gallina, Valutare le parole: la dimensione lessicale nelle certificazioni di italiano L2 - p. 539
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L'obiettivo del contributo è riflettere sui modelli e i metodi di valutazione della dimensione lessicale che le certificazioni di italiano come lingua straniera adottano nei propri esami. Misurare il lessico è oggi questione assai dibattuta: da un lato è infatti necessario riflettere sulla nozione stessa di parola e di lessico, dall’altro è necessario interrogarsi su che cosa si valuta quando si valuta il lessico data la sua natura multidimensionale.
Le domande cui ci si propone di rispondere in seno al presente contributo sono le seguenti: quale peso assume il lessico nell’economia generale degli esami, quali approcci e metodi sono utilizzati dalle certificazioni per valutare il lessico, quale costrutto viene indicato, quali dimensioni sono oggetto di attenzione e, infine, quali criteri di valutazione sono adottati per la valutazione del lessico.
L’analisi verterà principalmente su tre aspetti: 1. le indicazioni contenute nei sillabi delle certificazioni su quale e quanto lessico è opportuno conoscere a seconda del livello di competenza; 2. la numerosità e le tipologie di prove che mirano a valutare il lessico direttamente e indirettamente, ovvero come elemento isolato o come componente di una abilità più ampia e complessa come ad esempio la produzione scritta o orale; 3. i criteri di valutazione delle prove di produzione scritta e orale e le indicazioni fornite ai valutatori.
A partire dal confronto tra le scelte teoriche e metodologiche delle certificazioni si cercherà dunque di comprendere come, e in che misura, la complessità del lessico sia affrontata negli esami di certificazione dell’italiano lingua straniera.
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