Obiettivo di questo saggio è analizzare come le recenti rivoluzioni digitali abbiano innescato profonde modifiche nella produzione dei giornali, influenzando i canali, i contenuti, il linguaggio e il pubblico a cui l’informazione è rivolta. A tale scopo è stato selezionato un corpus di titoli di giornale relativi ad una vicenda di cronaca – lo scandalo di Bibbiano – che ben rappresenta il rapporto tra autorità e propaganda e, più in generale, la situazione del giornalismo nell’epoca contemporanea. L’analisi condotta ha mostrato come la necessità di stare al passo con gli algoritmi di Google e con i social network, ormai risorsa imprescindibile del lavoro giornalistico, ha avuto come principale conseguenza quella di indurre le testate a sacrificare la qualità dell’informazione. La forte pressione economica a cui i giornali sono esposti ha portato all’adozione di tecniche di informazione non sempre trasparenti e, in qualche caso, perfino pericolose per la vita democratica del paese.