“La Cina in Vespa” di Giorgio Bettinelli e “Il mio viaggio in Cina” di Abdallah Tayeh: una riscoperta della Cina? - p. 21

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Wafaa R. El Beith, “La Cina in Vespa” di Giorgio Bettinelli e “Il mio viaggio in Cina” di Abdallah Tayeh: una riscoperta della Cina? - p. 21




Questo intervento si propone di fare maggiore luce sulla produzione di due viaggiatori, uno italiano, Giorgio Bettinelli, e uno palestinese, Abdallah Tayeh (entrambi si sono recati in Cina dopo il Duemila), con il fine di comprendere meglio qual è, davvero, il luogo in cui sono giunti, come lo hanno attraversato e come hanno rappresentato il Paese (e se stessi come viaggiatori). Come si vedrà, nel modo di viaggiare e nel resoconto della loro esperienza entrano in gioco fattori contestuali che riguardano sia i luoghi visitati, sia il retroterra culturale dei due scrittori, ivi incluse le loro personali biografie. La scelta di focalizzarci su testi contemporanei è determinata dal fatto che fino ad oggi è stata dedicata ancora poca attenzione ai recenti racconti di viaggio in Cina.





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