Variazioni nella ripetizione: il sonetto Dispregio Pregio, u’ Non-pregi’ à pregianza di Frate Guittone - p. 197

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Andrea Beretta, Variazioni nella ripetizione: il sonetto Dispregio Pregio, u’ Non-pregi’ à pregianza di Frate Guittone - p. 197

#Guittone d’Arezzo #Sonetti morali #Variazioni nella ripetizione

L’articolo intende offrire all’attenzione un componimento che si configura come esempio principe di variazioni nella ripetizione, tratto dai Sonetti morali di Guittone d’Arezzo e qui presentato in un testo critico e commentato, derivato dall’edizione in corso di approntamento a mia cura. Si tratta dell’ultimo sonetto della sequenza testimoniata dal canzoniere Laurenziano Redi 9 (L), Dispregio Pregio, u’ Non-pregi’ à pregianza, che in un vertiginoso gioco di poliptoti e figure etimologiche riassume in sé svariati fili tematici dipanatisi nel corso della serie. Dunque, oltre a legami di tipo metrico, rimico e contenutistico (ai quali qui va solo un accenno, per ragioni di spazio), il macrotesto dei Sonetti del Frate in L contempla anche quest’ultima tessera, la quale lo rende coeso e compatto mediante precisi richiami ai precedenti componimenti, che questo studio si incarica di rilevare e commentare.






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