Kukjin Kim, La Corea “in mostra” nelle esposizioni universali del primo Novecento – p. 99
Il presente studio mira a esplorare la rappresentazione della Corea nel primo Novecento nel contesto internazionale, attraverso un’analisi dettagliata delle modalità con cui l’immagine del Paese è stata mostrata, sia volontariamente sia involontariamente, nelle esposizioni universali. Tali eventi, concepiti come piattaforme culturali, offrirono contesti nei quali si sono intrecciati elementi cruciali come il diritto internazionale, il progresso scientifico e tecnologico, e gli standard di civiltà moderna, contribuendo nel contempo a promuovere il darwinismo sociale e il discorso orientalista. L’esame del caso della Corea presentata nelle fiere mondiali apre nuove prospettive per reinterpretare le dinamiche dell’imperialismo. La Corea, costretta inizialmente ad aprire le proprie porte alle potenze occidentali, dovette successivamente adattarsi al nuovo ordine mondiale per sopravvivere, confrontandosi con le ambizioni coloniali e cercando di ottenere un riconoscimento internazionale. L’analisi dimostra come gli sforzi della Corea siano stati ostacolati dagli interessi delle potenze imperialistiche, evidenziando le implicazioni colonialiste intrinseche alle esposizioni universali.
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