Il gioco delle Muse combinatorie in un manoscritto di dedica - p. 85

  1. Home
  2. Sezione I. Autori e Testi

Stefano Cassini, Il gioco delle Muse combinatorie in un manoscritto di dedica - p. 85

#enigmistica #esperimento #Catti #puzzles #experiment #Catti

All’interno dei suoi Opuscula stampati a Venezia nel 1502, il ravennate Lidio Catti inserisce un polimetrico Processus ordine iudiciario. In quest’opera il poeta inscena un vero e proprio processo in lingua latina, durante il quale denuncia l’amata Lidia di avergli rubato il cuore. Per difendersi dall’accusa, la donna sottopone alla corte – e quindi anche al lettore – il canzoniere in volgare dedicatole dal Catti stesso. Una precedente redazione di questo curioso Processus è custodita presso la Biblioteca Comunale “Aurelio Saffi” di Forlì, all’interno di un manoscritto databile intorno al 1487. Questo piccolo codice cartaceo, aperto dallo stemma del patrizio, si presenta di fatto come un esemplare di dedica, un omaggio del poeta al suo protettore. Il contributo ha lo scopo di analizzare l’evoluzione dell’opera alla luce del fattore comune della poetica del Catti, ossia la sua passione per l’esperimento e per l’uso addirittura enigmistico della parola e del verso.






Documenti allegati:
9__cassini.pdf