Silvia Fantini, Il discorso metalinguistico nella poesia di Andrea Zanzotto: il caso di Parola - p. 105
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L’articolo prende in esame le più rilevanti riflessioni metalinguistiche attorno al termine parola che Andrea Zanzotto ha elaborato in poesia. I testi, selezionati mediante una mappatura lessicale della sua produzione poetica, provengono da La Beltà (1968), Il Galateo in Bosco (1978), Conglomerati (2009) e Haiku for a season (2012). Il discorso metalinguistico è condotto da una voce poetica che si frantuma in incisi simili a commenti fuori campo e contraddice sé stessa in epanortosi. Per contro, la personificazione del termine parola, che assurge al ruolo di personaggio, risulta avvalorata dai riferimenti all’Antico Testamento riguardanti la capacità vivificatrice del verbo divino. Infine, lo studio ha rilevato la compresenza del lessico bellico, il cui impiego permette di alludere non soltanto a episodi che rientrano nella biografia autoriale, come la Seconda guerra mondiale e la Resistenza, ma anche al Primo conflitto mondiale e alla guerra in Vietnam.
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