«Molestare il mastino che dorme»: testualità e pragmatica della metafora galileiana - p. 115

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Davide Mastrantonio, «Molestare il mastino che dorme»: testualità e pragmatica della metafora galileiana - p. 115

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L’articolo prende in considerazione il problema delle metafore nella scrittura galileiana, un argomento spesso toccato nella storia degli studi, ma mai tematizzato in modo esclusivo. Dopo una breve rassegna sullo stato dell’arte sono catalogate alcune metafore galileiane, secondo una progressione che dal livello sintagmatico giunge fino a quello discorsivo. La metafora risiede in una violazione della coerenza concettuale che avviene al livello sintagmatico e frasale: p. es. nel sintagma l’oro della verità (o nella corrispondente predicazione la verità è oro) sono accostati due concetti eterogenei e non coerenti (oro = materiale, verità = astratto). Uno stesso campo metaforico può essere utilizzato in modo ricorrente in una porzione ampia di testo. Nell’articolo si dà particolare attenzione alle metafore connotative, che hanno un ruolo nell’organizzazione pragmatica del discorso. Nei testi latini e volgari di Galilei si osservano infatti metafore impiegate con fini encomiastici o, viceversa, polemici; in quest'ultimo ambito, un ruolo importante è svolto dai riferimenti marziali.






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