Cèlia Nadal, La parola tradotta: letteratura, lingue straniere e pensiero critico - p. 595
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Questo intervento confronta una idea di traduzione come attività professionistica e tecnica con una altra idea di radice umanistica, cioè, capace di accogliere riflessioni sulla creatività e sui processi metalinguistici in modo complesso. La cornice di questa ricerca è quella del contatto o l'apprendimento delle lingue straniere, ovvero tutte quelle situazioni in qui si stabilisce un rapporto tra la parola nostra e la parola dell'altro.
Un modo di trattare questa problematica è quella di pensare, in un contesto di didattica di una lingua straniera, i testi letterari non soltanto come esempi di comunicazione prammatica, ma come una possibilità di entrare, tramite la traduzione poetica, in contatto con le proprie potenzialità autoriflessive. Sono queste potenzialità a permettere il legame profondo con l'identità storica ed antropologica di una lingua, si; ma anche di aspetti simili collocati nella mediazione dell'interlingua e, in fine, della propria.
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