Quali sono le ragioni storiche e culturali, le dinamiche interne e le influenze esterne alla base del modello di potere cinese, ritenuto da Xi Jinping superiore a quello delle democrazie liberali? Impossibile rispondere senza legare l’attualità alla storia imperiale cinese. Il suo progetto, infatti, è quello di porre la Cina nuovamente al centro com’era stato per millenni prima dell’arrivo delle potenze occidentali, e di tornare a occupare stabilmente la scena del mondo, da protagonista. Lo scontro in atto non sarà solo economico-politico, ma anche culturale e valoriale.
A essere messi in discussione sono infatti i principi liberali, fondamento delle democrazie, e i modelli di governance che da essi traggono linfa. Contrapponendo un sistema con “caratteristiche cinesi” e un nuovo ordine internazionale a quello creato dai vincitori della Seconda guerra mondiale, la Cina di Xi Jinping rivendica un ruolo alternativo a quello degli Stati Uniti e ci impone di riflettere non solo sui sistemi politici democratici ma anche sulle identità culturali delle civiltà. Il nuovo ordine che verrà potrà reggere l’urto con la storia? O il mondo rischierà di precipitare nel caos o, peggio ancora, in un conflitto di dimensioni planetarie?