Il contributo indaga la presenza del turpiloquio nei quotidiani italiani, sfruttando le possibilità di ricerca offerte dagli archivi in rete. Partendo da una panoramica degli studi linguistici dedicati all’insulto dal punto di vista lessicale e pragmatico, si ricostruisce l’ampio dibattito culturale testimoniato dai giornali, che soprattutto a partire dagli anni Settanta dello scorso secolo ha contribuito alla progressiva detabuizzazione del turpiloquio e ha messo in luce sia gli usi polemico-espressivi sia quelli conformisti. Nella seconda parte dello studio si prendono come casi di studio le attestazioni dei disfemismi coglione e frocio nel quotidiano La Repubblica, analizzandone le mutazioni di frequenza e l'evoluzione d'uso dagli anni Ottanta a oggi.